1/4 Settembre 2010 – In 14 anni di carriera lo spagnolo José Antonio Hermida non aveva mai vinto un campionato del mondo cross country élite. Ci è riuscito per la prima volta a Mont-Sainte Anne precedendo di 29″ il ceco Jaroslav Kulhavy e di 1’10” il sudafricanoBurry Stander. Incontenibili la sua gioia e la sua commozione per questo titolo, baciato sì dalla dea bendata, che in questo Mondiale si è divertita come non mai a scompigliare le carte, ma giusto premio a una gara sempre all’attacco e a un’intera carriera. Vittime illustri in varia misura e varie fasi, lo svizzero Nino Schurter (autore di una scivolata e 2 forature), il francese Julien Absalon (anche lui alle prese con tante sbavature nei tratti tecnici) e, soprattutto, per quanto ci riguarda, il nostro Marco Aurelio Fontana, costretto al ritiro da un guasto meccanico (rottura del telaio). Al termine il migliore degli azzurri è risultato Tony Longo, 24esimo a 9’13” con un finale in forte rimonta, seguito poco dietro da Martino Fruet, 25esimo, mentre Andrea Tiberi ha concluso al 51esimo posto. Il vincitore è quindi Antonio Hermida davanti ad Jaroslav Kulhavy, staccato di soli 29″, e Burry Stander.
La polacca Maja Wloszczowska ha interpretato alla perfezione la gara, con un percorso reso scivoloso dalla pioggia. In seconda e terza posizione rispettivamente Irina Kalentieva e Willow Koerber, mentre la nostra Eva Lechner ha chiuso poco più indietro, pesantemente attardata da una foratura. L’ultimo giro è molto avvincente per le posizioni di rincalzo, poichè la minuta statunitense Willow Koerber si avvantaggia su Catharine Pendrel, tallonata da vicino da Irina Kalentieva. Ma la Koerber scivola in discesa, e le avversarie la superano. Una serie di errori, cadute e scivolate in salita fanno sì che alla fine, dietro a Maja Wloszczowska che vince meritatamente l’oro, Irina Kalentieva in netto recupero conquisti l’argento. La medaglia di bronzo va a Willow Koerber, mentre in quarta posizione la canadese Pendrel precede l’austriaca Elisabeth Osl. Eva Lechner paga lo sforzo del giro precedente, chiudendo in decima posizione.